Il vaccino antinfluenzale in uso in Italia è detto trivalente, in quanto contenente tre tipi di virus: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B. C'è poi un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B.
I virus contenuti nei vaccini vengono scelti sulla base dei virus isolati nel corso della stagione precedente. L'efficacia del vaccino dipende quindi dalla corrispondenza tra i virus che contiene e quelli circolanti, che possono anche essere diversi.
L’importanza del vaccino
Considerando che i virus influenzali tendono a rimescolarsi e a mutare di continuo, vaccinarsi preventivamente ogni anno è una buona pratica, anche perché una febbre alta o una tosse che si trasforma in bronchite, possono diventare letali per chi soffre di diabete o di altri disturbi cardiovascolari. Molti medici si trovano d’accordo sul fatto che il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere somministrato, senza possibilità di deroghe, ai pazienti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, con cardiopatie congenite, diabete e altre malattie metaboliche o che comportano una soppressione della funzionalità del sistema immunitario.
Se siete tra coloro che hanno dubbi sulla validità dei vaccini, è importante sottolineare che la qualità dei vaccini viene controllata durante la loro formulazione, prima dell’immissione in commercio e dopo. Prima che vengano accettati come validi, inoltre, è d’obbligo verificare che soddisfino gli standard previsti dalle autorità internazionali (ovvero dall'Organizzazione Mondiale della Sanità) e in più, in Europa, anche i criteri imposti dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).
Effetti indesiderati e collaterali
Gli effetti indesiderati e collaterali esistono e non abbiamo intenzione di nasconderli. Ricordiamo, però, che collaterale ha un significato ben preciso, ossia significa effetto accessorio, che non mette in discussione l’effetto primario del farmaco usato e che avviene in tutte le persone che assumono il farmaco. Il rischio di gravi complicazioni in caso d’influenza è decisamente superiore alla probabilità di gravi effetti collaterali provocati dalla vaccinazione.
Gli effetti indesiderati più frequenti e conseguenti al vaccino contro l’influenza stagionale, nel 10-40 per cento degli individui vaccinati, sono l'arrossamento o il dolore nel punto d’iniezione. Altri sintomi come febbre alta, dolori muscolari o leggero malessere si sono verificati nel 5-10 per cento delle persone vaccinate. Tali effetti sono, in genere, innocui e scompaiono senza essere trattati entro pochi giorni dalla vaccinazione.
In rari casi, a causa di una reazione allergica, si possono manifestare eruzioni cutanee, edemi o crisi d’asma e, seppur ancor più raramente, una reazione allergica immediata (shock anafilattico). La sindrome di Guillain-Barré (GBS), sintomo di una risposta autoimmune, si è presentata in un caso su un milione di persone vaccinate in concomitanza alla somministrazione. La GBS ricorre invece molto più frequentemente nelle persone affette da influenza.
Vi riportiamo di seguito alcune parole del Ministero della Salute: «La vaccinazione antinfluenzale può comportare, raramente, effetti indesiderati. I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. […] Sono stati riferiti, dopo vaccinazione antinfluenzale, eventi rari quali trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici».
Se hai dubbi o curiosità su questo argomento, contattaci, il team della Farmacia del Sole è a tua completa disposizione.