Il raffreddore è un’infiammazione di origine virale che colpisce la mucosa nasale e quella faringea (alla gola). Si tratta di una delle malattie più contagiose e anche più comuni al mondo. Oltre 200 virus possono esserne causa scatenante ed è bene sapere che possono resistere anche per ore nell’ambiente esterno e, quindi, contagiare. Il passaggio del raffreddore da un individuo all’altro può avvenire sia per contatto che per vie aeree: goccioline di saliva nell’aria, tosse e starnuti contribuiscono al tutto. Se ci si trova a condividere uno spazio chiuso con qualcuno affetto da raffreddore, sarebbe molto utile un deumidificatore per l’ambiente. Inoltre, è importante cercare di evitare il contatto diretto con l’ammalato, idem per i suoi oggetti. Se proprio non se ne può fare a meno, allora bisogna correre a lavarsi le mani o almeno evitare di toccarsi subito dopo bocca, naso e occhi. Di norma, chi è afflitto da raffreddore farebbe bene a mettere le mani davanti bocca e naso nel momento in cui tossisce o starnutisce, così da diminuire il rischio di contagio per chi gli sta intorno. Solitamente, il picco massimo di contrazione della malattia è presente nei primi giorni, poi fa il suo decorso. Ad ogni modo, più tempo si passa in compagnia di una persona raffreddata, più aumenta il rischio di contrarre il virus.
Quali sono le cause e i sintomi del raffreddore?
Dato che si tratta di una forma virale, i fattori di rischio per cui si può contrarre il raffreddore sono legati all’abbassamento delle difese immunitarie del corpo. Questo può accadere per forte stress o in momenti di debilitazione dell’organismo. A soffrirne maggiormente, comunque, sono anziani e bambini (e il decorso della malattia per questi ultimi solitamente è più lungo rispetto agli adulti).
Anche il freddo gioca ruolo importante nella contrazione del raffreddore: le temperature troppo basse destabilizzano, anche se per poco tempo, le protezioni delle vie aeree (naso e gola) che abbassano le difese e permettono al virus di insidiarsi.
I sintomi classici di questo disturbo sono:
• Gola irritata e dolorante
• Congestione nasale
• Naso chiuso e gocciolante
• Tosse
• Mal di testa
• Febbre
• Ingrossamento dei linfonodi
• Dolori muscolari
Come si cura il raffreddore?
Normalmente il raffreddore fa il suo decorso nel giro di 5-10 giorni. Nel caso in cui duri più di 2 settimane potrebbe trattarsi di allergie e sinusiti. Una vera e propria cura farmacologica non esiste, ma ci sono medicinali e metodi che possono alleviare il disturbo. Un valido aiuto, ad esempio, sono gli aerosol e gli spray nasali che danno sollievo a narici occluse. L’aspirina può essere utile ma non deve mai e in nessun caso essere somministrata ai bambini al di sotto dei 16 anni. Se il raffreddore persiste è il caso di contattare il medico che potrebbe decidere di prescrivere antistaminici per la cura di eventuali allergie. Ad ogni modo, combattere il virus con latte caldo, miele e zenzero (potente disinfettante) è un ottimo rimedio naturale.