Diversamente da altri imenotteri come le vespe e i calabroni, che possono pungere anche senza essere provocati, le api colpiscono solo in caso avvertano un pericolo.
La punta seghettata del loro pungiglione, infatti, resta conficcata sulla pelle del malcapitato, provocando la morte immediata dell’insetto.
Quando si viene punti, è fondamentale valutare tempestivamente la natura della risposta dell’organismo. Sapere come comportarsi in questi casi, è molto importante, perché spesso sono proprio le prime manovre a fare la differenza.
Il veleno iniettato dal pungiglione delle api, contiene tossine e agenti infiammatori, fortemente irritanti, che scatenano rossore, gonfiore e prurito nella zona lesa.
Con molta probabilità potrebbe comparire anche un bordo rialzato intorno alla puntura stessa, o un piccolo punto bianco nella parte in cui il pungiglione è riuscito a penetrare nella pelle.
Ecco cosa fare:
1. Per prima cosa occorre verificare se il pungiglione sia rimasto incastrato nella pelle, e, nel caso, rimuoverlo prima possibile, per evitare il rischio di infezioni o la formazione di granuloma da corpo estraneo.
2. Per eseguirne correttamente l’estrazione, aiutandosi con una tessera plastificata, un ago, lo stecco di un ghiacciolo o un coltello dalla parte non affilata, raschiarlo dal verso contrario a quello in cui è conficcato.
Non provare a togliere il pungiglione prendendolo con le dita o con delle pinzette, poiché il sacco che contiene il veleno al suo interno, potrebbe rompersi o spremere ulteriore veleno all’interno della cute.
3. Subito dopo averlo rimosso, è possibile procedere con le cure, applicando sulla zona del ghiaccio avvolto in un canovaccio, per almeno una decina di minuti.
Il freddo ha funzione anestetica e al contempo rallenta l’assorbimento del veleno.
4. Successivamente si può applicare una pomata al cortisone.
5. Proteggere la ferita con una fasciatura o un cerotto.
Di solito, nel giro di 2 o 3 giorni, la parte colpita guarisce completamente.
In situazioni rare invece, le punture delle api provocano delle risposte allergiche, più forti e potenzialmente pericolose, che possono portare persino allo shock anafilattico.
Alla comparsa di reazioni anomale, molto estese o in parti del corpo lontane dalla puntura, calo della pressione o perdita di coscienza, è necessario recarsi al pronto soccorso per essere trattati in maniera più opportuna dal personale medico.
Questi sono solo alcuni consigli su cosa fare in caso di puntura d’ape, se hai domande o curiosità su questo argomento, contattaci… lo staff della Farmacia del sole è a tua disposizione!