Le lenti a contatto sono preziose alleate per porre fine ai problemi alla vista causati, per lo più, da miopia e astigmatismo. La vista funziona mediante la messa a fuoco delle immagini. Quest’ultima è garantita da cornea e cristallino, mentre l’iride regola la luce. Ciò che l’occhio vede è letto dalla retina e trasmesso al nervo ottico il quale, a sua volta, trasferisce le informazioni al cervello che elabora le immagini garantendone una visione corretta.
A volte, però, succede di subire danni alle strutture visive che influiscono sulla messa a fuoco delle immagini: da qui i disturbi della vista più comuni quali miopia e astigmatismo (quest’ultimo si divide in semplice, composto e misto).
Nel caso della miopia, i raggi di luce paralleli sono messi a fuoco davanti alla retina rendendo l'immagine sfocata quando si prova a guardare persone oppure oggetti da grandi distanze. Guardando da vicino, però, il miope vede nitidamente.
Esistono 3 categorie di miopia:
• Semplice: è di lieve entità e non presenta, di solito, alterazioni alla retina e ad altre strutture oculari;
• Intermedia: è più grave dal punto di vista clinico poiché può superare le 6-7 diottrie;
• Patologica: si ha quando ci sono lesioni a carico della sclera, della coroide, della retina (come nel caso di un’atrofia degenerativa del polo posteriore) o del corpo vitreo (liquefazione con collasso e distacco posteriore).
L’astigmatismo, invece, nasce da un’asimmetria della superficie corneale o del cristallino, per cui i raggi provenienti dall’infinito si mettono a fuoco su due piani retinici differenti. In questo caso le immagini risultano sdoppiate, quindi poco nitide, e bisogna correre subito ai ripari contattando il proprio oculista.
È possibile classificare 3 tipologie di astigmatismo:
• Semplice: quando l’unico disturbo è legato all’asimmetria corneale o del cristallino;
• Composto: quando è associato ad altri problemi della vista come la miopia;
• Misto: quando una linea focale è miope e l’altra ipermetrope (un fuoco è davanti alla retina, mentre l’altro cade dietro).
L’importanza delle lenti a contatto
I difetti della vista si correggono attraverso:
• Occhiali: possono correggere eventuali disturbi legati a miopia e astigmatismo;
• Lenti a contatto: disponibili in differenti materiali;
• Interventi di chirurgia oculare: sempre più sicuri e meno invasivi.
Le lenti a contatto sono delle piccole coppe di materiale plastico (polimeri) inserite direttamente sulla superficie corneale e galleggianti sul liquido lacrimale. Esse correggono i difetti visivi al pari degli occhiali.
Vi sono due tipologie di lenti del contatto: lenti rigide e lenti morbide.
Le lenti rigide sono composte da polimeri e sono piuttosto flessibili e deformabili. Le lenti morbide, invece, sono quelle solitamente più utilizzate. Queste sono prodotte con particolari tecnologie che le rendono più comode e che consentono un maggior passaggio di ossigeno alla cornea.
Le lenti a contatto, inoltre, possono essere:
• Giornaliere: sono indossate al mattino e gettate via al termine della giornata. Sono le più sicure dal punto di vista igienico;
• Quindicinali: sono indossate durante il giorno, mentre la notte vengono immerse in una soluzione disinfettante;
• Mensili: ideali per chi non indossa sempre le lenti a contatto. Sono migliori anche nel rapporto qualità/prezzo;
• Permanenti: costituite da un materiale chiamato idrogel che consente una maggiore ossigenazione dell’occhio. Con queste lenti ci si può anche dormire.
I vantaggi delle lenti a contatto rispetto agli occhiali sono molteplici:
• Nessuna distorsione periferica: gli occhiali distorcono o deformano la visione periferica;
• Maggiore campo visivo;
• Le lenti sono invisibili, per cui non modificano l’aspetto esteriore;
• Non si sporcano;
• Sono comode e non pesano sul viso.
Non tutti, comunque, possono portare le lenti a contatto, per i seguenti motivi:
• Infezioni oculari frequenti;
• Allergie ai materiali con i quali sono prodotte le lenti a contatto;
• Secchezza oculare o, al contrario, eccessiva lacrimazione;
• Arrossamenti dell’occhio;
• Ambienti di lavoro eccessivamente polverosi.