Si può considerare la difficoltà di concentrazione come il risultato di variazioni o alterazioni della capacità mentale a mantenere l'attenzione su uno stimolo ben preciso proveniente dall’ambiente esterno.
La difficoltà a concentrarsi è conseguenza del calo di attenzione. Con questo ultimo termine si indica, in genere, la capacità di focalizzare l'attività mentale su uno o più stimoli, aspetti o elementi presenti in un determinato contesto.
La capacità di attenzione può cambiare considerevolmente in base all'umore, al grado di stress e all'età del singolo individuo, nonché in rapporto all’ambiente.
Cause e sintomi della difficoltà di concentrazione
I problemi di concentrazione si verificano a seguito di:
• Sonnolenza;
• Abuso di determinate sostanze;
• Stanchezza;
• Preoccupazioni;
• Distrazioni;
• Testa pesante;
• Vertigini;
• Mal di testa.
La difficoltà a mantenere alta la soglia dell’attenzione può essere la conseguenza di una patologia o di una situazione temporanea.
Tale disturbo può manifestarsi anche in presenza di alcune patologie cliniche, quali:
• Anemia da carenza di ferro;
• Malattie neurologiche (come l'Alzheimer);
• Depressione e disturbi d'ansia;
• Carenza di sonno e stress eccessivo.
Anche l'abuso di alcol può indurre difficoltà di concentrazione, così come l'utilizzo di droghe che possono indurre danni cerebrali duraturi. Anche alcuni farmaci, come gli ansiolitici, possono avere tra gli effetti collaterali il calo dell'attenzione.
Rimedi ai cali d’attenzione
Per risolvere i problemi connessi alla difficoltà di concentrazione bisogna individuare e agire sulle cause scatenanti. Vista la varietà dei fattori che possono provocare cali di attenzione, è impossibile indicare un'unica soluzione. In genere occorre, innanzitutto, limitare i fattori di stress e adottare uno stile di vita sano ed equilibrato. In presenza di patologie specifiche sarà, poi, il medico curante a scegliere la metodica di intervento più adatta.
È possibile, comunque, adottare alcune strategie per stimolare e ritrovare la concentrazione:
• Ridurre lo stress: il riposo e il sonno riducono lo stress. Si dovrebbe dormire per 7/8 ore a notte poiché, quando non si dorme a sufficienza, la stanchezza accumulata può creare problemi alla concentrazione e alla memoria;
• Esercizio fisico regolare: l’esercizio fisico quotidiano mantiene il corpo in forma, migliora la salute mentale e la circolazione sanguigna. Si verifica un aumento di ossigeno, il quale è una delle principali fonti di nutrimento per le cellule cerebrali. Lo sport e l’esercizio fisico regolare sono necessari contro l’insonnia e la perdita di concentrazione;
• Rimedi naturali per aumentare la concentrazione: vi sono vitamine e sostanze nutritive che si dovrebbero assumere con regolarità (anche attraverso integratori disponibili in farmacia):
- Vitamina C;
- Vitamina E;
- Selenio;
- L-glutammina;
- Acido pantotenico;
- Fenilalanina;
- Ginkgo Biloba;
- Vinpocetina;
- Fiori di Bach.
• Alimentazione sana: una dieta equilibrata è molto importante nel migliorare la propria concentrazione. Andrebbero diminuiti alcuni cibi non salutari come bevande gassate, caffeina, zucchero, alcol, farina bianca e piatti elaborati. Gli alimenti più indicati per migliorare l’attenzione sono frutta, verdura e noci.