La dieta SIRT, nota anche come "la dieta del gene magro", è stata formulata dai nutrizionisti Aidan Goggins e Glen Matten, ed è divisa in due fasi.
Soprattutto nella prima fase è molto ipocalorica, e prevede una perdita di peso concentrata in una settimana.
La si può intraprendere anche diverse volte lungo tutto l’anno ma con delle pause tra un periodo e l’altro e, lo raccomandiamo sempre, necessita comunque di un consulto col proprio medico che la potrà ritenere opportuna o meno in base allo stato di salute del proprio paziente.
Su cosa si basa?
La Dieta Sirt si basa sullo studio condotto dai nutrizionisti di cui sopra riguardante le sirtuine, un gruppo di proteine presenti in alcuni cibi e capaci di influenzare i meccanismi che bruciano i grassi e regolano umore e longevità.
Assumendo cibi contenenti questa proteina, si attiva il cosiddetto “gene magro” che permette di bruciare energia emulando gli stessi effetti del digiuno e dell’attività motoria.
Come si articola?
Come anticipato, questo regime dietetico si articola in due fasi:
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Fase uno: nella prima settimana avviene una importante riduzione delle calorie: nei primi tre giorni si assumono solo 1000 calorie al giorno, divise in 3 centrifugati di verdure verdi e un pasto solido; nei restanti quattro giorni si arriva a 1500 calorie quotidiane, ripartite in 2 centrifugati e 2 pasti solidi.
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Fase due: nei 14 giorni successivi si possono assumere fino a 2000 calorie ripartite in 3 pasti solidi, un centrifugato e 1-2 spuntini. Il pasto serale va consumato entro le ore 19.
Regole e alimenti
La regola indispensabile di questa dieta è quella di prevedere nei pasti quotidiani gli alimenti Sirt che aiuterebbero il corpo a bruciare più velocemente le calorie, portando così a un veloce dimagrimento senza troppe rinunce.
Gli alimenti che stimolano la produzione di sirtuina sono facili da reperire e ciascuno di essi ha proprietà differenti capaci di attivare il metabolismo. Tra quelli indicati troviamo:
Cavolo, capperi, cipolla rossa (cruda) e rucola: ricchi di kaempferol e quercitina, un flavonoide dal potere antivirale, antiossidante e cardioprotettivo.
Sedano, peperoncino e radicchio: ricchi di luteolina, un nutriente capace di stimolare sirtuina e attivatore del metabolismo.
Prezzemolo: ricco di apigenina e miricetina, anch’essi attivatori della produzione di sirtuina.
Olio extravergine d'oliva: a crudo è ricco di polifenoli, oleuropeina e idrossitirosolo, nutrienti attivatori della sirtuina.
Grano saraceno: fonte di rutina, un attivatore della sirtuina.
Noci: apportano acido gallico, presente anche nei datteri Medjool che attiva la produzione di sirtuina.
Curcuma: ricca di curcumina, utile non solo per la produzione di sirtuina ma perché migliora i livelli di colesterolo, equilibra lo zucchero nel sangue e fa diminuire i processi infiammatori.
Vino rosso: grazie a resveratrolo e piceatannolo sostiene la produzione di sirtuina.
Fragole: ricche di fisetina, attivatore della produzione di sirtuina.
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