Il ferro è un minerale prezioso per l’organismo perché parte fondamentale dell’emoglobina, molecola nei globuli rossi che è responsabile del trasporto di ossigeno nel sangue. Assumere ferro attraverso alimenti e integratori, quindi, è importante per conservare un buono stato di salute. Spesso la carenza di ferro nel sangue è associata all’anemia, ma bisogna sapere che ci sono numerose tipologie di questo disturbo. Quella associata alla carenza di ferro è l’anemia sideropenica e presenta sintomi molto comuni alle altre come pallore, debolezza, unghie fragili e vertigini. Per accertarsi, comunque, che si tratti di questo disturbo specifico è bene rivolersi al medico ed effettuare i dovuti accertamenti.
Molto spesso c’è disinformazione sul ferro ed è, quindi, importante conoscere alcuni particolari che possono essere utili al suo corretto assorbimento. Un esempio è l’alimentazione: assumere vitamina C, zucchero, acido citrico e amminoacidi facilita l’assorbimento del suddetto minerale, mentre bevande come the o caffè lo bloccano. Anche alimenti ricchi di fibre possono sfavorire l’assunzione di ferro, quindi bisogna saper bilanciare tra i cibi messi in tavola. Carne, pesce e legumi, comunque, sono fonti principali di questa sostanza.
Quali sono i sintomi e le cause della scarsità di ferro nel sangue?
Tra le cause che favoriscono la scarsità di ferro nel sangue troviamo:
• Diete troppo ricche di fibre, soprattutto di crusca, che bloccano l’assorbimento del minerale
• Perdite ematiche eccessive (sangue dal naso, ciclo abbondante, emorroidi, etc.)
• Abuso di lassativi, diarrea e alterazioni gastro intestinali
• Gravidanza e allattamento
• Sport (soprattutto corsa di resistenza)
• Diete povere di carne ma ricche di verdure e fibre
I sintomi della carenza di ferro sono gli stessi elencati in precedenza per l’anemia sideropenica, quindi:
• Pallore
• Affaticamento
• Vertigini
• Mal di testa
• Insonnia
• Fiato corto
• Dolore toracico
• Irritabilità
Come curare la carenza di ferro?
In presenza dei sintomi elencati in precedenza è bene ricorrere al parere di un esperto. Il medico consiglierà delle analisi specifiche: se da queste si risconterà un’anemia dovuta a carenza di ferro nel sangue allora saranno prescritti specifici integratori adatti al singolo caso. Laddove l’alimentazione non basta, è importante ricorrere a questi validi aiuti che si trovano facilmente in farmacia. Cominciare dalla tavola, comunque, è importante. Ad esempio, l’acido ascorbico (vitamina C) contenuto in un bicchiere di spremuta d’arancia consumata al mattino può triplicare il processo di assorbimento del ferro nel sangue. Consumare e saper bilanciare la giusta dose di carne rossa e bianca, pesce e legumi nel proprio piano alimentare è un altro espediente per aumentare le dosi di ferro nell’organismo. Bastano piccoli accorgimenti da mettere in pratica per far sì che i valori di questo minerale nel sangue restino stabili e non scendano sotto la soglia ideale. Il consumo di integratori, comunque, deve sempre essere supervisionato da parere medico, onde evitare di eccedere nelle quantità giornaliere da assumere.