Negli ultimi decenni, i folati sono stati
riconosciuti come essenziali per la prevenzione di malformazioni neonatali, in
particolare di difetti del tubo neurale (DTN)
associati a spina bifida (mancata
chiusura della spina dorsale, con alterazioni del midollo spinale), anencefalia (incompleto sviluppo del
cervello), encefalocele (erniazione
di tessuto cerebrale e meningeo) che si possono originare nelle prime fasi
dello sviluppo embrionale. In generale, una loro carenza può dare luogo con molta
facilità a gravidanze problematiche (ritardo della crescita intrauterina, parto
prematuro, lesioni placentari, ecc).
Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che l’assunzione di vitamina B9
diminuisce la possibilità di attacchi cardiaci, cancro e diabete.
L’importanza dell’acido folico è notevole, infatti l’organismo ne ha bisogno per:
● Costruire cellule;
● Prevenire “l’anemia megaloblastica”, una particolare forma di anemia caratterizzata da globuli rossi di dimensioni superiori rispetto alla norma e contenenti poca emoglobina, la sostanza che trasporta ossigeno a organi e tessuti.
È importantissimo quindi, fornire un adeguato apporto di acido folico all’embrione durante le prime 4-8 settimane di vita, periodo in cui si formano i principali organi. Dato che, nella maggior parte dei casi, trascorso il primo mese di gravidanza ancora non si sa di aspettare un bambino, è consigliabile che le donne che desiderano una gravidanza comincino ad assumere acido folico già alcuni mesi prima del concepimento.
In condizioni normali il fabbisogno quotidiano di acido folico è
di 0,2 mg ma nel periodo dell’attesa aumenta notevolmente per tutelare la
salute del bimbo, perché il feto utilizza le riserve materne. Se, a causa di
una dieta inadeguata, all’inizio della gravidanza le riserve di acido folico
sono scarse nel corso dei nove mesi rischiano di esaurirsi del tutto, perciò è
fondamentale programmare da subito con il proprio medico un idoneo programma
alimentare, con l’aggiunta se è il caso di appositi integratori. Per aiutare
l’embrione a svilupparsi regolarmente è buona abitudine mangiare
quotidianamente abbondanti quantità di
frutta e verdura ma, per essere sicuri di fornirgli 0,4-0,8 mg al giorno di
vitamina B9, può essere utile assumere ogni giorno un prodotto farmaceutico che
la contenga (con l’indicazione del medico) e consumare alimenti addizionati con
acido folico, specifici per le mamme in gravidanza.
Gli alimenti più ricchi di acido folico sono le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, ecc.),
gli agrumi (arance, limoni,
ecc.), i cereali, i legumi, frutta
come kiwi e fragole e il fegato. Il processo di cottura però distrugge la
grande maggioranza di folato presente nei cibi, pertanto non vanno sottoposti
ad elevate fonti di calore e alla luce (i cibi che lo contengono vanno
conservati in modo che non siano esposti direttamente ai raggi solari).
È importante attenersi alle
quantità consigliate dal proprio medico, perché un eccesso di vitamine (specie
se si assumono multivitaminici) può causare altri danni.