Il prurito intimo è una preoccupazione femminile molto comune che si manifesta insieme a bruciore, secchezza vaginale o perdite.
Solitamente la causa è da ricercarsi in un’infezione o in un’irritazione cutanea ed è per questo che è importante contattare il proprio ginecologo, così che possa analizzare la sintomatologia al fine di giungere ad una diagnosi e ad un trattamento efficace per guarire in tempi brevi.
Generalmente il prurito intimo è:
• Acuto: è di breve durata ed è provocato da dermatiti e infezioni;
• Cronico: è prodotto di patologie cutanee e dura più a lungo della manifestazione acuta;
• Ricorrente: ha tratti in comune con il disturbo acuto, come le possibili cause, ma tende a manifestarsi con una maggiore regolarità.
Inoltre, il prurito intimo può suddividersi in:
• Esterno: probabile che la comparsa dei sintomi irritanti sia dovuta ad un’infezione vaginale. Il trattamento in questo caso deve essere tempestivo, in modo tale da non aggravare la situazione;
• Interno: è causato da irritazioni chimiche, infezioni da lieviti, vaginiti o malattie sessualmente trasmissibili.
Le cause del prurito intimo
La causa della sintomatologia è rappresentata da un’infezione di natura vaginale.
La candida è, senz’altro, una di queste. Si tratta di una patologia caratterizzata da perdite di colore biancastro e dalla consistenza pastosa, alle quali si accostano prurito intimo e una sensazione di forte bruciore. Nello specifico, è un’infezione causata da un fungo saprofita, che tende a trasmettersi sessualmente.
Se le perdite, invece, risultano giallastre o tendenti al verdastro, potrebbe trattarsi di infezione causata da trichomonas vaginalis. Questo disturbo risulta essere tra i più frequenti insieme alla candidosi e la vaginosi batterica.
Nel caso in cui non si verifichino perdite, è possibile che ci si trovi dinanzi ad un prurito intimo derivante da psoriasi o glicosuria.
Se il disturbo è esterno, invece, è possibile che la causa non sia di carattere infettivo ma dipenda unicamente dalla scelta del proprio abbigliamento. Utilizzare intimo sintetico o indumenti che risultino troppo aderenti, infatti, può ostacolare la corretta traspirazione e creare le condizioni favorevoli all’insorgere e il proliferare dei batteri.
Un’altra possibile causa è rappresentata dalla vestibolite vulvare, ovvero uno stato infiammatorio cronico che va a colpire la zona esterna della vagina. Si tratta di una malattia che è in grado di provocare anche la comparsa di un forte bruciore intimo.
In alcuni casi la sintomatologia corrisponde ad un problema di cistite, in cui il bruciore assume una maggiore intensità nel corso della minzione.
Anche nel corso della menopausa, con la riduzione degli estrogeni ad essa correlata, si potrebbe presentare il problema del prurito intimo esterno, così come nei giorni successivi alle mestruazioni.
I prodotti per l'igiene intima come profumi, salva slip profumati, detersivi e saponi, possono essere tutti causa di un prurito intimo.
Anche le malattie sessualmente trasmissibili come herpes genitale, clamidia, gonorrea e tricomoniasi possono avere il prurito intimo come sintomo comune.
Cure e rimedi naturali al prurito intimo
In caso di infezione si consiglia di contattare immediatamente il proprio medico che saprà prescrivere la cura più adeguata in base alla patologia individuata.
Di solito, i farmaci più utilizzati per contrastare il prurito vaginale sono:
• Antistaminici: tra questi, il medico può raccomandare l’uso della difenidramina, della doxepina o della ciproeptadina;
• Antimicotici: sono ad uso topico e sono rappresentati da medicinali come il miconazolo, il clotrimazolo e il tolnaftate;
• Antibatterici: questi medicinali sono indicati per trattare il prurito causato da infezioni batteriche tipiche del Trichomonas vaginalis. In tali casi il medico prescriverà il metronidazolo, un antibiotico venduto in compresse o in ovuli vaginali.
Si consiglia, infine, di sottoporsi a lavande vaginali per contrastare sia le irritazioni che le infezioni.