In questi giorni si sta vivendo in Italia una situazione quasi surreale ma necessaria, di “semi-quarantena” se vogliamo, in quanto alcuni spostamenti sono ancora possibili, per tutti.
Ma vediamo insieme alcune delle regole da rispettare, in base all’ultimo decreto governativo, per arginare la diffusione del virus, a causa del quale l’OMS ha dichiarato lo stato di Pandemia.
È di vitale importanza rispettare le regole dato che alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo, pur restando dei vettori che possono contagiare altri individui. Altra ragione per farlo, è che il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi varia fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni, pur essendo sempre capaci di infettare altri soggetti.
Le attività commerciali: chi chiude?
È stata imposta la chiusura a tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Sono quindi sospese le attività come bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie e non solo dopo le 18, come scritto nel precedente decreto.
Restano possibili le consegne a domicilio e rimangono aperti i locali nelle stazioni, negli aeroporti e nelle stazioni di servizio autostradali. Possono invece rimanere aperti negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie.
Restano aperti anche tabacchi, lavanderie ed edicole, così come i servizi mensa e in generale tutti i negozi al dettaglio “di prima necessità”, come i ferramenta.
Ovviamente va sempre e ovunque garantita la distanza di sicurezza di un metro tra le persone.
Le industrie, le fabbriche e la logistica possono continuare a svolgere le proprie attività produttive, pur se sempre assumendo protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori, così come i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Regole per l’individuo
Gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità dal 10 marzo e fino al 3 aprile 2020. Questo non comporta un arresto dei servizi di trasporto pubblico, che rimane a disposizione di chi deve spostarsi per necessità (seppur con modifiche sostanziali agli orari e alle corse).
Si può uscire di casa per andare a lavoro, per ragioni di salute o altre necessità comprovate da una autodichiarazione che potrà essere compilata anche al momento sui moduli in dotazione alle forze di Polizia.
È possibile andare a fare la spesa: ricordiamo che i negozi saranno sempre riforniti, in quanto non c'è nessuna limitazione al transito delle merci, e che quindi non è indispensabile fare incetta di prodotti.
Non si può andare a mangiare a casa di parenti o amici, perché non è uno spostamento necessario, è possibile invece andare ad assistere i propri cari anziani non autosufficienti: indossate una mascherina o comunque cercate di proteggerli il più possibile dai contatti, dato che sono le persone più vulnerabili.
Il rispetto delle semplici norme igienico-sanitarie, che dovremmo seguire su base quotidiana, può prevenire la diffusione del virus, le elenchiamo di seguito:
- lavarsi spesso e a fondo le mani con acqua e sapone;
- dotarsi di soluzione disinfettante (tipo Amuchina);
- coprire la bocca ed il naso quando si tossisce o starnutisce;
- disfarsi dei fazzolettini di carta, non appena vengono usati;
- non scambiare gli oggetti o il cibo con altre persone;
- non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani;
- arieggiare i luoghi comuni.
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